venerdì 30 agosto 2013

IL FESTIVAL DI PUSHKAR IN INDIA

PER GENTILE CONCESSIONE DI VIA TRAVEL DESIGN
Dopo aver affrontato su queste pagine lo spinoso problema che si è venuto a creare a seguito dello sconsiglio della Farnesina che ha costretto tanti tour operator a cancellare le partenze di alta stagione per le località balneari egiziane, sentivo il desiderio di tornare a parlare di viaggi e quale miglior modo di riprendere questo argomento presentando un viaggio che non è solo un viaggio ma una vera esperienza di vita, una di quelle occasioni in cui si ritorna a casa, e qualcosa dentro è cambiato.

L'India è per me il luogo immaginario, quel posto che ha sempre alimentato le mie fantasie, già dalle letture che facevo da bambino, una sorta di terra promessa per chi è alla ricerca di un qualcosa che ognuno può chiamare come meglio crede ma che forse è solo qualcosa di ineffabile, di inspiegabile, come lo sono tutti i misteri della vita.

Nel corso di questo anno ho seguito anche un percorso di yoga kundalini e meditazione, accostandomi a delle esperienze spirituali molto profonde; i racconti della nostra insegnante che ha vissuto un lungo periodo della sua vita in India, il resoconto che mi ha fatto un mio carissimo amico a proposito del viaggio da lui compiuto nel Kerala, la regione dell'Ayurveda e le esperienze che ci hanno trasmesso delle clienti che hanno partecipato al Kumbh Mela, nel mese di febbraio, hanno accresciuto in me il desiderio di riuscire, un giorno, ad andare alla scoperta del continente indiano.
dal sito Via Travel Design

Per chi fosse già andato e desiderasse ritornarci in occasione del Festival di Pushkar o anche per chi, pur non essendoci mai stato, volesse provare questa indimenticabile esperienza, la nostra agenzia propone ai suoi clienti e a chiunque volesse servirsi di noi per poter realizzare questo desiderio, un viaggio di 16 giorni, con partenza di gruppo con accompagnatore dall'Italia il 5 novembre e rientro il 20, hotel di 4 e 5 stelle.

Il viaggio è organizzato dal tour operator Via Travel Design un'organizzazione che non vende viaggi per turisti alla ricerca dell'offerta speciale o del last minute, propone itinerari che sono, prima di tutto, esperienze, e per questo motivo è uno dei nostri operatori di riferimento. Vi potete rivolgere a noi per tutti i viaggi proposti dalla Via Travel Design.

Di seguito una descrizione di quello che andrete a vivere nel corso di questa esperienza di viaggio, descrizione tratta dal sito dello stesso tour operator:

"A cavallo tra ottobre e novembre, durante il plenilunio, migliaia di fedeli arrivano a Pushkar per rendere omaggio al Dio Brama con preghiere, cerimonie e abluzioni nelle acque sacre del lago. I devoti sono convinti che questi riti abbiano il potere di purificare il karma dalle negatività accumulate nel corso delle esistenze conducendo fuori dall’eterno ciclo delle rinascite
Questo evento, l’Unt Mela, è una grande festa nata secoli addietro come semplice momento d’incontro tra carovanieri e allevatori che scambiavano merci e animali. Nel tempo ha però aumentato la sua importanza fino a diventare la più grande fiera al mondo per lo scambio dei cammelli e, allo stesso tempo, uno degli eventi culturali più affascinanti del paese con gare sportive e performance artistiche dei migliori musicisti
e danzatori. Un’occasione unica per scoprire il complesso mosaico culturale del Rajasthan entrando direttamente in contatto la gente e le tradizioni che fanno di questa terra una delle più affascinanti dell’India.
Viaggiare in India. Riscoprire il cuore antico del Rajasthan seguendo il sentiero sinuoso della storia e delle vite di oggi. Un programma completo, itinerario ad anello che si apre e richiude a Delhi toccando i principali luoghi di un tour ideale: Mandawa, Bikaner, Jaisalmer, Jodhpur, Jaipur e Agra. Non solo un elenco di tappe ma spunti che evocano – tramite il patrimonio che incontreremo quanto le nuove prospettive che cercheremo di offrirvi – la grandezza di un Paese antico quanto il mondo. Scopriremo le testimonianze di un’origine millenaria, tra il Grande Deserto Indiano (il Thar) e la fertile regione dell’Indo; le prime tribù e i secoli di scontri/incontri tra i regni di Jodhpur, Bikaner, Udaipur e Jaipur, e tra questi ed i popoli islamici. Osserveremo i segni lasciati dai Moghul – vittoriosi sui regni Rajput – nei principali caratteri artistici, antropologici, architettonici e sociali delle epoche precedenti.
Foto dal sito del tour operator

Un programma che ha comunque il suo fulcro nelle giornate del Festival di Pushkar; un’esperienza unica che ci consentirà di scoprire il Rajasthan più vero, le antiche tradizioni rurali che non è semplice cogliere durante un tour classico, così come alcuni dei migliori musicisti e danzatori del paese che per questo evento si radunano in un caleidoscopio culturale unico nel suo genere"

Contattando la nostra agenzia Manyara Viaggi vi faremo avere il programma dettagliato con tutti i servizi compresi, le quote di partecipazione, verificheremo la disponibilità e ci occuperemo noi di tutte le pratiche da svolgere con il tour operator.

Voi non dovrete far altro che attendere il 05 novembre, data d'inizio di questo meraviglioso viaggio.



giovedì 22 agosto 2013

MAR ROSSO. MEA CULPA



Cosa lega il Mea Culpa, locuzione latina, con una destinazione pseudo esotica come il Mar Rosso?

Tutto inizia alle ore 18.30 di un caldo venerdì di agosto e precisamente il 16 di questo mese. Le strade delle città sono deserte, le località di villeggiatura sono piene di persone, lì arrivate anche solo per qualche giorno di riposo.

In televisione continuano ad arrivare su tutti i notiziari le immagini dal Cairo,  mostrano una città che tutti conosciamo per la sua bellezza, ferita a morte.

Sembra di assistere ad un film di guerra civile ma, purtroppo non è un film.

Nel frattempo centinaia di italiani stanno preparando le valigie,
stanno acquistando le ultime cose necessarie per la vacanza tanto desiderata con destinazione le spiagge del Mar Rosso, di El Alamein o di Marsa Matrouh.

Molte agenzie hanno deciso di chiudere, chi per qualche giorno, chi per più giorni. Gli uffici dei tour operator stanno ultimando le ultime operazioni per organizzare le convocazioni in aeroporto e il trasferimento di tanti turisti verso i resort.

Le notizie che arrivano dai villaggi turistici e dagli alberghi manifestano la massima tranquillità, però, tutti quanti, sono lì sospesi in attesa di capire quali saranno le decisioni che prenderà la Farnesina, alla luce degli ultimi avvenimenti, visto che nel corso della giornata continuavano a dire: "potete andare ma non uscite dai resort"

Ed eccoci arrivati all'ora fatidica: le 18.30. Al Ministero degli Affari Esteri, forse in un eccesso di cautela, prima di chiudere baracca e burattini, hanno pensato bene di dire agli italiani: "scusate ci siamo sbagliati ma è meglio che non andate in Egitto, scegliete un'altra destinazione, rivolgetevi alle vostre agenzie, arrivederci e grazie". Pubblicano lo sconsiglio sul sito Viaggiare Sicuri, lo danno in pasto a tutti i notiziari e da quel momento è l'inferno, altro che vacanze esotiche!

Comprensibilmente diventa uno sforzo sovrumano riuscire a gestire una situazione di emergenza nella serata del 16 e nella giornata del 17, in contemporanea con un weekend in cui si concentrano voli da tutti i più importanti aeroporti italiani in partenza per l'Egitto. Diventa un'impresa titanica riuscire ad avvisare le persone che sarebbero dovute partire, si ricorre ad ogni mezzo possibile e nel frattempo viene presa la decisione di sopprimere tutti i voli in partenza ma gli aerei dovranno andare lo stesso perché ci sono i turisti che debbono rientrare a casa. Si assiste a scene surreali con aerei che decollano vuoti, sale d'aspetto in aeroporto con addetti all'accettazione, clienti e assistenti delle agenzie, nel caos più totale. Un danno economico per le aziende turistiche coinvolte, calcolato in milioni e milioni di euro.

Nello stesso tempo tutte quelle persone che si erano già preparate la valigia e sognavano d'immergersi tra i pesci tropicali, di abbrustolirsi al caldo sole egiziano, di dimenticarsi, almeno per una settimana, delle angosce quotidiane,
volevano sapere cosa avrebbero dovuto e potuto fare, dal momento che avevano anche saldato tutto l'importo della vacanza e, oltretutto, guardavano in televisione quelli che rientravano intervistati, tutti belli abbronzati, rilassati e tranquilli.

A norma di contratto se il viaggio viene annullato per cause non imputabili al cliente, e dipendenti come in questo caso da una decisione governativa (presa seppur in ritardo ma, comunque, è stata presa), l'attuale legislazione prevede che il cliente può usufruire di un pacchetto alternativo con rimborso della differenza qualora il nuovo viaggio costasse di meno, senza integrazione di prezzo qualora costasse di più, oppure ha diritto al rimborso di quanto pagato, così come enunciato dall'articolo 42 del Codice del Consumo, applicato ai viaggi tutto compreso e quindi non all'acquisto di singoli servizi, cosa che spesso fanno i turisti "fai da te" che comprano il biglietto aereo su un sito e l'albergo da un altro fornitore. Il rimborso deve essere effettuato entro sette giorni.

La decisione deve essere comunicata direttamente all'agenzia presso la quale è stata fatto l'acquisto del pacchetto ma il 16 e il 17 agosto, molte agenzie erano chiuse!

I centralini dei tour operator sono andati in tilt, altre destinazioni e altri voli erano già pieni per la concomitanza delle partenze estive già programmate e quindi non è stato così semplice poter riuscire a soddisfare tutti i clienti rimasti a casa.

Già dai primi comunicati, diramati anche sui social network, la maggioranza dei tour operator andavano prendendo delle decisioni che a parere della maggioranza delle agenzie di viaggi, le quali si trovavano a dover gestire le giuste proteste dei diretti interessati, sembravano essere in contrasto con le disposizioni di legge.

Alcuni tour operator hanno proposto delle alternative, a volte anche molto di fantasia, oppure prospettano la possibilità di rimborso, trattenendosi le quote d'iscrizione e le quote assicurative, ritenendole delle voci che non possono essere inserite nel prezzo del pacchetto e quindi possono essere trattenute come "giusta remunerazione" per il lavoro svolto al fine di predisporre il pacchetto turistico, venduto poi al cliente finale.

Tutto questo ha comportato un tam tam di comunicati stampa da parte delle Aziende coinvolte, da parte delle Associazioni di riferimento dei tour operator su un fronte e delle agenzie di viaggi sull'altro fronte, Associazioni dei consumatori, commenti di ogni tipo su tutti i principali social network. Smarrimento e sconcerto di tanti clienti che si sono affidati alla distribuzione organizzata, sicuramente con un danno d'immagine per tutta la categoria, come è facile anche costatare, leggendo i vari forum che si sono aperti a proposito di questa vicenda, dove si evince, però, facilmente, che la maggior parte dei clienti ha compreso bene il ruolo delle agenzie di viaggi a cui si erano rivolti per l'acquisto ed hanno trovato in esse la massima collaborazione e anche, in molti casi, la disponibilità a collaborare per essere assistiti in un eventuale percorso legale se si rendesse necessario, mentre sono molto infuriati con quei tour operator che hanno attuato delle politiche di rimborso più restrittive, arrivando a dire che non viaggeranno più con quell'Organizzazione e ne faranno cattiva pubblicità a chiunque.

La nostra agenzia non è stata coinvolta in questa situazione perché abbiamo avuto dei clienti in partenza il 17 che hanno dovuto annullare per motivi di salute e un'altra famiglia, partita il 14 e di rientro il 21, ma non oso immaginare scene in cui i clienti si sono trovati a vedere il loro agente di viaggi infuriarsi e maledire lo stesso tour operator, decantato pochi giorni prima nella fase di vendita del viaggio... quadretto poco edificante!

Non sono un giurista, non sta a me interpretare la legge (anche se in questo caso la ritengo di facile interpretazione!), ci saranno le sedi competenti che stabiliranno se i tour operator avevano o non avevano ragione di trattenersi delle somme e di aver preso determinate decisioni.



Questa vicenda ha creato una forte frattura tra agenzie e clienti delle agenzie da una parte e alcuni tour operator dall'altra, a dispetto di alcuni comunicati in cui si cercava l'unione tra le forze in campo. Poteva essere l'occasione per dare un segnale forte, un segnale di categoria compatta che mette al centro della propria attenzione il cliente e che vuole riportare il cliente a comprare i viaggi nei luoghi nati per questo.




Non vorrei che dobbiamo recitare l'ennesimo MEA CULPA!

Avendo sempre sostenuto da queste pagine il ruolo dell'agente di viaggi, al punto di aver creato un blog per difendere la nostra categoria, sono il primo che chiedo scusa a chi dovesse aver avuto un'impressione negativa da questa vicenda e sono, invece, orgoglioso se molte persone, avendo trovato comprensione, collaborazione, disponibilità, continueranno ad affidare le loro vacanze a chi per mestiere le organizza e le vende.







sabato 17 agosto 2013

EGITTO IN FIAMME





Pensare all'Egitto e solo nominarlo ha suscitato sempre in noi delle sensazioni legate alle immagini straordinarie di questo Paese.

Tante sono le istantanee a cui tutti in qualche modo siamo legati, per i motivi più svariati.

Chi di noi non ha studiato sui libri di scuola la storia dell'Egitto? dei suoi Faraoni, le Regine, i Templi, le Piramidi, la Sfinge, l'Oracolo di Delfi.

Tanti hanno avuto la fortuna di aver visitato questo meraviglioso angolo di pianeta, una delle destinazioni preferite dai turisti di tutto il mondo, attratti dalle sue bellezze storiche e culturali, potenziate da uno dei mari più belli che possano esistere.

Un popolo fantastico, con un alto spirito di accoglienza e di rispetto dell'ospite e quanti egiziani sono venuti a vivere nel nostro paese e con quanti di loro siamo diventati amici?

Alla luce di tutto questo ci addolora ancora di più vedere oggi immagini di guerra.

Più guardo i notiziari e più vorrei credere di assistere ad un film, passate le due ore tutto torna come prima.

Ma questa volta non è un film, è la dura e triste realtà di un paese in cui ancora una volta la follia umana, spinta dal fanatismo religioso, da politiche sanguinarie, da errori del passato, sta dando il peggio di sé.

In questo quadro, già di per sé così drammatico, si inserisce uno dei principali difetti del genere umano che sembra trovare nel nostro paese la sua massima espressione: la superficialità, l'approssimazione che facilmente si trasforma in ipocrisia, in cinismo.

Già da una settimana le piazze del Cairo si erano di nuovo riempite di persone e il clima era incandescente. Non si faceva altro che parlare dell'imminente battaglia e del rischio di un bagno di sangue.

Nonostante questo, i notiziari, non so se per scelta redazionale o per non intaccare equilibri economici, continuavano a mostrare le immagini dei Resort del Mar Rosso, dando le immagini di un popolo di vacanzieri felici e ignari di quanto stesse succedendo nello stesso Paese che li stava ospitando.

La Farnesina con un "tocco di alta diplomazia" comunicava dal suo sito Viaggiare Sicuri (sito creato per prevenire rischi ai nostri connazionali in viaggio) che si poteva andare nei villaggi e negli alberghi delle località balneari, ma con l'accortezza di rimanere chiusi dentro il dorato recinto, a cantare la sigla del villaggio, a fare la baby dance, la partita di beach volley, la serata in teatro, ma attenzione a mettere il naso fuori, se non altro vi aiuterà a non farvi pensare che nella capitale dell'Egitto stanno morendo persone di tutte le età.

Ovviamente tutto questo avallato dai tour operator  che sono continuati ad andare avanti nella speranza che nulla cambiasse in peggio e che non arrivasse lo scomunico.

Dal 14 agosto la situazione è degenerata e quella che doveva essere una "protesta pacifica" come forse molti avrebbero sperato che fosse stata, si è trasformata in una guerra civile, in un massacro di cui ancora non conosciamo tutta la verità.

Nonostante questo nella mattinata di ieri 16 agosto lo stesso sito della Farnesina e gli stessi notiziari continuavano a rassicurare i clienti in partenza, sempre con il consiglio della buona mamma :"attento a non uscire".

A che ora la Farnesina si sveglia dal letargo? alle ore 18.30, tanto a quell'ora del 16 agosto tutte le agenzie sono aperte, gli operatori stanno in pieno lavoro, i clienti sono facilmente rintracciabili...  fatto il proprio dovere di cautelarsi ha lasciato agli altri la patata, non bollente, ma infernale.

Da ieri sera è un tam tam di comunicati diramati in tutti i mezzi possibili di comunicazione per cercare di arrivare a chi sarebbe dovuto partire tra oggi e lunedì, le tre giornate più caotiche per i voli con destinazione le località egiziane.

Colleghi che hanno cominciato a scambiarsi domande reciproche su come agire, operatori che decidevano azioni di condotta non così omogenee, generando ancora più confusione, il servizio legale di Autotutela, associazione di categoria, l'unica a stare sul campo per cercare di portare chiarezza e dare istruzioni: il caos più totale come era prevedibile fosse, ma questo paese ci ha abituati a vivere nel caos, nell'emergenza continua e il nostro comparto rischia di uscirne ancor di più con le ossa rotte, sia economicamente, sia come immagine.

E l'informazione? come è facile prevedere l'informazione mediatica dà delle notizie avventate e molto pericolose. Ieri sera il notiziario de LA 7 ha detto che il Mar Rosso era pieno di connazionali anche per effetto dei last minute, si potevano trovare in questi giorni pacchetti stracciati a 200 euro. Il TG5 di questa mattina ha invece riferito che le agenzie stanno continuando a proporre il Mar Rosso.

Mi chiedo da quali fonti arrivino queste notizie e se c'è uno che vende l'Egitto a 200 euro si faccia vedere in faccia.

Il rischio di questi messaggi fuorvianti è di alimentare un altro fenomeno indegno che è quello dello sciacallaggio di chi spera di ottenere sconti per effetto di quello che sta succedendo, come fu nei giorni, immediatamente successivi al naufragio della Concordia, quando le persone entravano in agenzia e ci chiedevano lo sconto, senza minimamente pensare che ci fossero ancora dei morti in mare. Mi ricordo che mandai via uno di questi sciacalli dicendogli che la mia agenzia non si prestava a simili ricatti.

A conclusione di questo articolo, il mio desiderio credo che raccolga il desiderio di tutte le persone che hanno un cuore, un'anima. Io voglio sperare che si trovi una soluzione a questo assurdo "bagno di sangue" e che la stessa soluzione la si possa trovare anche per altri paesi dilaniati da guerre civili, come la Siria e tanti altri di cui ci dimentichiamo facilmente. 
Spero che l'Egitto superi questo momento di immane difficoltà e possa tornare ad ospitare le migliaia di persone che lo hanno amato, lo amano e vogliono continuare ad amarlo.